mercoledì 01 ottobre 2014 |
La porta a vetri della Caserma è circondata da un adesivo rosso. All’ufficio del piantone c’è Giacomo, quarant’anni, una moglie (che si chiama Valeria) a trecento chilometri da quella scrivania, e una figlia alla stessa distanza, nel ventre. È stanco, ha dormito poco, ma è felice. Si mette una mano in tasca, tira fuori il cellulare, scrive a Valeria. Le scrive: mi manchi. Si affretta a far sparire il telefono in tasca. Guarda l’orologio, tra quattro ore avrà finito.
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