Notizie dal fronte (di Maggio)
Maggio che passa. E non lo trovi.
Maggio che non ti aspetti, maggio che piove, maggio di corse e biciclette, di una quasi primavera che cede all’estate senza rancore, senza timore. E lascia ricordi di fiori che non hanno fatto in tempo a sbocciare. Maggio come la trincea di una guerra combattuta con goliardia, impegno, passione, eleganza.
Ma andiamo con ordine che voglio dire tutto, senza dimenticare niente.
Nasce il forum del Club letterario Sherazade. Il club che già si è riunito tre volte e che ha finalmente la sua dimensione telematica. Cliccando sul logo vi ritroverete direttamente nel forum dedicato al Club, dove potrete iscrivervi e interagire. Dopo tre incontri per così dire “dal vivo”, adesso il Club ha anche una dimensione multimediale, telematica, in cui poter interagire sia nella realizzazione di eventi, sia nella partecipazione agli stessi.
Oltre a questa che considero una bella notizia, ce n’è un’altra altrettanto bella. Tra pochissimi giorni uscirà “Scrivimi di questo tempo”, la raccolta di racconti a cui lavoro da qualche mese e che sarà composta da 21 testi ad opera di autori di ogni parte d’Italia. Questo progetto, nato lo scorso dicembre, si proporrà come un polso grazie al quale sarà possibile tastare i battiti della nostra epoca, attraverso la lettura di racconti che ruoteranno intorno a tematiche tra le più importanti del nostro tempo, trattate, appunto, da chi oggi vive questo tempo come il tempo della propria gioventù.
Quando un lavoro che si rincorre per molto tempo e a cui ci si dedica con convinzione vede la fine c’è un sentimento vago di orgoglio, soddisfazione, curiosità. Annuncio inoltre che la prefazione sarà fatta (udite udite) da nientepopodimenoche Mario Morcellini, presidente della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma e sociologo di fama internazionale. Ulteriore motivo di orgoglio.
Aldilà di questo vorrei aggiungere che nel mese di giugno e di luglio ci saranno due presentazioni di Quando torna in palcoscenici molto importanti della capitale, ma per superstizione e scaramanzia non dico ancora nulla.
E poi volevo dire che non esiste il silenzio eterno e che l’ispirazione, la voglia, il desiderio di scrivere possono passare, ma poi tornano, tornano sempre. E il bello è farsi trovare pronti, farsi trovare svegli, farsi trovare vispi. La tastiera torna a ticchettare, le dita a faticare, il cuore a palpitare
E chissà.
Roberto