La recensione di GIULIA BIGELLI (su Giornalistincorsa)
Esiste un Amore giusto?
Romanzo d’esordio del giovane autore, questo piccolo libro nelle poche pagine che lo compongono, parla di un argomento antichissimo ma che nessuno, né ieri, né oggi, né forse mai, riuscirà a comprendere: l’Amore.
Tanto si è scritto su questo argomento, da vari punti di vista, con linguaggi diversi; se ne è parlato psicologicamente, scientificamente; ne hanno parlato i filosofi che hanno cercato di razionalizzare il sentimento, inserirlo in qualche dato sistema o categoria, vederlo nella sua essenza, alcuni, considerarlo nella specificità delle relazioni dei rapporti tra gli esseri agenti e pensanti quali sono gli uomini, altri. I poeti ne hanno scritto in ogni forma, lingua, simbolo, parola; gli scienziati, medici, psicologi ne hanno ricercato forse quell’esattezza che pensavano avrebbe fissato qualche certezza su un qualcosa che sfugge, emoziona, stravolge.
Questo libro, nella sua immediatezza e concretezza, forse riesce ad unire alcuni di questi vari punti di vista.
Il protagonista è un docente universitario, un brillante trentenne stimato e riconosciuto, studioso, opinionista: Gianni Frestella è un esperto d’Amore.
Laureato in psicologia, aveva iniziato ad indagare l’Amore a livello corporeo, ne aveva studiato poi gli aspetti biologici per concentrarsi infine su quello che considerava il suo campo: l’Amore come sentimento, come ciò che tiene legate due persone.
Il ritmo della narrazione è ben scandito, gli eventi si susseguono veloci e presto si entra nella vita e del giovane protagonista: il lavoro in radio, le ricerche continue, i pensieri, Cecilia. Cecilia: sua moglie, colei che ha fatto innamorare in sette giorni e ha sposato in sei mesi, colei che ha riconosciuto, non semplicemente conosciuto. Si, l’Amore non conosce, ma riconosce. Nell’incontro con l’Altro o con l’Altra è come se ciò che è nascosto venisse alla luce. Viene alla luce ciò che è posseduto, ossia ciò che possiamo considerare come il senso dell’Altro: è l’istante in cui la conoscenza della persona si s-vela, è l’istante in cui l’Altro è accolto nella sua totalità, è il primo passo verso la concretezza dell’Amore.
Cecilia e Gianni vivono la loro felice, serena, “perfetta” storia d’Amore, ciò di cui Frestella parlava nei suoi libri era perfettamente riscontrabile nel loro matrimonio. Ma gli imprevisti fanno parte della vita, dunque, dell’Amore.
Esiste un Amore giusto?
Therese e Gianni si conobbero per lavoro, anche lei si occupava dell’Amore ma da un punto di vista statistico. Parlarono a lungo, si confrontarono sulle loro ricerche e sulle loro vite, le giornate passavano e qualcosa di strano stava per accadere. Avevano iniziato a lavorare insieme ad un progetto, i loro incontri erano sempre più frequenti, diventavano sempre più complici, Therese, la bellissima ragazza sulla sedia a rotelle dai lunghi capelli castani e con gli occhi vivi, affascinanti, da indagare, era ormai una costante tra i pensieri del giovane “amorologo”. Inevitabile forse: scoppiò l’Amore, ma un Amore giusto o ingiusto? E Cecilia, la persona di cui in un attimo si innamorò perché da sempre si conoscevano? Tutto ciò che Gianni aveva scritto, tutte le sue tesi sull’Amore, in un attimo crollarono; si trovò a riflettere su cosa significasse davvero amare, si trovò di fronte ad un bivio: amare Cecilia, ossia il famigliare, l’Identico, la Sicurezza, o amare Therese, l’Altro, la diversità, la Passione travolgente, il Nuovo.
L’Amore è movimento… l’Amore è scegliere… l’Amore è rischiare… l’Amore è…
Recensione di Giulia Bigelli
sul magazine online “Giornalistincorsa”