Parole di ENRICO BEDERTI
QUANDO TORNA di Roberto Pallocca
A leggere il titolo di questo secondo romanzo di Roberto Pallocca viene subito da chiedersi cosa debba tornare in quel tempo che l’autore ci assicura ci sarà.
Questa opera è molto diversa da quella che la precede e da quella che la segue, è un romanzo di più ampio respiro, con una cornice storica ben delineata. Il tema che emerge preponderante è ancora una volta quello dell’amore, ma quello di un amore che scoppia in concomitanza alla Seconda Guerra mondiale, con tutte le conseguenze e le complicanze che si possono intuire. Sono rintracciabili comunque tematiche vaste e rilevanti come quella della emigrazione, l’effetto delle leggi razziali, i regimi totalitari, il destino, l’influenza sulla formazione personale in relazione al luogo di nascita e altre variabili esistenziali.
Roberto Pallocca ci narra questa storia così come l’ha sentita raccontare: in realtà questa storia ha radici autentiche, gli è stata donata dalle parole di un uomo che l’ha realmente vissuta, l’ha sofferta, strizzata e riversata sul taccuino del nostro autore. A volte il destino ha più sfumature d’immaginazione della stessa fantasia creativa di uno scrittore e quando questo avviene, una storia non può far altro che indossare gli abiti eleganti di un romanzo. Roberto ha consegnato all’immortalità una storia d’amore che altrimenti si sarebbe persa con l’incedere degli anni, e questa come tante altre ha alle sue spalle primi attori coi segni del passaggio della vita sul cuore.
La particolarità di questa storia sta tutta nell’ostinatezza della speranza, nella crudeltà del destino, nella puntualità degli imprevisti, nella fiducia che i cerchi si chiudono sempre prima o poi o forse no.Ma la vita passa e va, gli amori si perdono e si ritrovano con la stessa facilità degli oggetti smarriti, anche se poi a volte quando se ne torna in possesso non ci servono più o non li desideriamo più, tanto abbiamo sofferto la mancanza da non volere più riempito quel vuoto.Mentre a volte è quel che torna che cambia forma, contenuto, o valore, e la nostra mano stenta a riconoscerne il passaggio precedente fra le dita.
Quando torna: manca del punto interrogativo questa frase semplicemente enigmatica, un po’ come la vita della prevedibilità.
Enrico Bederti