La recensione di MARCO BELMONTE (su Occhio Che)
Si possono amare due persone nello stesso medesimo tempo?
Si può arrivare a rinnegare se stessi, a tradirsi, a sconfessarsi, pur di prendere per mano le proprie fervide tribolazioni?
È questo il profondo dilemma che scorre tra le righe di questa bella prova d’esordio di Roberto Pallocca. Un libro vivace, veloce, che si beve come un bicchiere d’una bevanda piacevole. Denso e ricco nella sua essenzialità, breve ma fitto e consistente, riesce ad aprire mondi di riflessioni, in appena 64 pagine. Il protagonista, Gianni Frestella, è un esperto d’amore, ha scritto decine di pubblicazione sul tema, fa una trasmissione alla radio, scrive sui giornali. Viene considerato uno dei massimi esperti mondiali della coppia. È fermamente convinto di una teoria, quella dell’amore “giusto”, l’unico amore che è degno di starci accanto nella vita. Un amore con cui “ti riconosci, ti annodi gli occhi e non ti lasci più”. E lui ne è la prova vivente. Sposato da sei anni che la donna che ha riconosciuto. In mezzo a mille altre donne, in mezzo al caos di sentimenti di un’esistenza. Cecilia. Lei gli vive accanto, lei è l’amore giusto. Talvolta, però, l’equilibrio che è alla base di ogni sentimento deve fare i conti con variabili che non sapeva. Accadono eventi che ristrutturano gli occhi con cui guardiamo il mondo. E si cresce, si soffre, si sceglie. Con un linguaggio splendido si arriva occhi negli occhi con l’amore. E quando un libro così piccolo, d’un autore esordiente di cui sentirete parlare molto presto, riesce ad inquietare e a far riflettere, a tenerti fermo immobile sulla sedia a seguirne le alternanze, quando un libro che non ti aspetti ti arriva nella vita e ti fa pensare ad aspetti dell’amore che ignoravi e sa tenerti dentro la storia, dentro il cuore di una persona che batte per un’altra persona, può significare soltanto che quel libro vale la pena di leggerlo.
E rileggerlo.
Recensione di Marco Belmonte, uscita sul numero di gennaio 2007
della rivista OCCHIO CHE, periodico romano.