Ma com’è andata a Firenze?
Com’è andata la presentazione a Firenze?
Nelle ultime ore avrò risposto almeno venti volte a questa domanda. Allora mi sono detto: fammi fare due righe sul blog, almeno quelli che lo leggono (molti più di quelli che credevo) possono apprenderlo direttamente da lì!
Giornata bellissima. Una cinquantina di persone (!) hanno partecipato alla presentazione nonostante la pioggia (diluvio) e il freddo. Io, quel sabato pomeriggio, l’ho vissuto come un battesimo. Un battesimo inteso come la prima volta, quella vera, dinanzi a un pubblico di gente di cui non conoscevo nessuno. Un pubblico di persone, che ti ascolta. Un pubblico che ti guarda. E cerca un motivo, uno solo, per credere che tu possa aver scritto qualcosa che abbia un pur minimo valore. Che valga la pena d’essere letto.
L’aria è impregnata di uno strano sentore di fiducia. Che passa tra le righe d’inchiostro di un qualcosa che hai scritto tempo prima, quasi per gioco, quasi per te stesso, senza pensare neppure un istante a quanto potesse andare, da sè, oltre ogni singola aspettativa, oltre il significato collettivo delle frasi di cui è composto.
E’ andata bene. Molto bene. Le persone, per lo meno, mi hanno manifestato di aver gradito la modalità, il contenuto, i toni della presentazione. E questo è ora quel che più mi interessa. Aver contatto con la gente, parlare, ascoltare, fare cultura (se così si può dire) con semplicità.
Volevo ringraziare di cuore, per l’ospitalità, il Circolo G.S. Romito, per la disponibilità Antonia Del Sambro (si è rivelata ottima la sua idea dei commenti incrociati tra me e Maura) e infine Maura Cannaviello, giovane scrittrice esordiente, proprio come me, a cui auguro il miglior futuro, per l’organizzazione impeccabile dell’evento.
Adesso all’orizzonte c’è la presentazione di domenica prossima, 26 novembre, qui vicino casa, a S. M. delle Mole, alla libreria Natyvi, in via S. Pellico, 19. Molti sono stati gli inviti. Speriamo che venga fuori una bella serata. E poi il giorno dopo, il 27, alla Mondadori di Velletri. Chiunque di voi voglia darmi una mano a diffondere l’evento, mi farà una cosa gradita.
Grazie a tutti.
Roberto