Sabato 21 ottobre ore 17 – Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario “Moby Dick-Gruppo H24”
Sabato 21 ottobre prossimo alle 17 presso la Sala Consiliare di Palazzo Colonna, a Marino, si terrà la cerimonia di premiazione della II edizione del Premio letterario nazionale Moby Dick – Gruppo H24.
Per me è un grande onore presiedere per il secondo anno la Giuria di Narrativa di questo premio letterario che, in appena due edizioni, oltre a registrare un crescendo di partecipanti, è già diventato un punto fermo nei concorsi letterari nazionali di poesia e narrativa. Stiamo facendo un buon lavoro, di questo ne sono certo e, perché no, ne sono anche molto fiero. Questo concorso, dedicato al capolavoro di Melville, è qualcosa che non esisteva e che, oggi, grazie al lavoro di molti, esiste, è in salute, e sorprende.
È una bella soddisfazione questa per chi, come me, ha creduto fin da subito alla bontà, oltre che alla necessità, di un progetto simile, che raccogliesse ed esaltasse la bella scrittura e la bella poesia. Come per tutte le belle idee, però, esiste un momento in cui qualcuno, dal niente, le tira fuori, passando magari per visionario. Per questo ringrazio prima di tutti Marco Onofrio, per l’idea, perché si inizia a realizzare qualcosa solo dal momento in cui se ne parla, in cui ci si confronta, in cui ci si guarda in faccia e qualcuno dice “perché no?”. Quel perché no è sempre una pista di decollo. Una pista di decollo. Senza di quella, non voli mica. E allora Marco grazie per quel “perché no” che ci ha condotti tutti oggi qui.
Ringrazio poi Maurizio Aversa, ringrazio Sergio Santinelli e Bibliopop, il segretario Valerio Canu per l’enorme lavoro svolto. Ringrazio Gruppo H24 e il Comune di Marino.
Dietro un evento come questo c’è un lavoro titanico di organizzazione e di segreteria, di valutazione e di sintesi.
Per questo ringrazio soprattutto i membri della mia Giuria di Narrativa, che hanno condiviso con me questo percorso intenso e impegnativo, divertente e entusiasmante, con passione e con grande professionalità, nonostante qualche inciampo fisiologico. E allora, in ordine alfabetico: grazie a Patrizia Casi, insegnante, a Fabio Franceschelli, drammaturgo e romanziere, a Stefania Studer, regista e autrice RAI, a Michela Tozzi, impiegata, a Luana Troncanetti, scrittrice. Grazie davvero.
Vi do qualche numero sulla narrativa: sono arrivati 72 racconti, il bando dava come 10000 il numero massimo di battute ammesse. Parliamo quindi di opere brevi ma non brevissime. La giuria si è espressa seguendo tre direttive di massima per ogni racconto giunto in redazione: l’originalità, la tecnica di scrittura e il portato emozionale. Dalla sintesi di questi tre attributi, ogni giurato ha espresso un voto che ha fatto media con i voti di tutti gli altri giurati e ha stabilito la classifica generale dei primi 15, denominati finalisti. Da questi sono stati poi definiti i primi 5, i vincitori della classifica generale.
Abbiamo segnalato poi tre racconti, e individuato tre menzioni d’onore, intitolate alla memoria di Ruggiero Lupini, Mario De Falco e Massimo Consoli, tre nostri concittadini che hanno contribuito con il loro lavoro e il loro forte senso civico al benessere della nostra collettività.
Da quella pista di decollo di cui parlavo prima, da quel “perché no” che rende possibile l’impossibile, a un volo costante e solido: questo è il mio augurio a questo premio, a questa comunità e a tutti noi che con tanta passione ci dedichiamo alle parole.