23 giugno 2024 – Firmacopie alla Mondadori Tuscolana
Domenica avverrà una delle cose più TERRIFICANTI che uno scrittore possa augurarsi di vivere: un FIRMACOPIE, di DOMENICA, d’ESTATE.
Stai là, con quel banchetto, da solo, a sperare in un volto amico o in un lettore occasionale, in qualcuno che passi a consolarti da una solitudine atavica.
Oppure in un passante che inciampi davanti alle tue copie e ne afferri una sperando di tenersi in equilibrio, e che invece cade rovinosamente col tuo libro tra le mani. Odiandolo. E allora fai il carino, chiami il 118 e lo aspetti con lui, il “passante dolorante”, mentre gli sussurri l’incipit del libro e lo convinci a portarlo con sé sull’ambulanza.
“Così lo leggi durante l’attesa al pronto soccorso, caro, tanto il tuo sarà al massimo un codice verde! Avoja a aspettà!”
Sei lì, solo come una balla di fieno, come un gatto, come una mascherina FFP2 dimenticata nel cassetto.
Ad aggravare la mia gestibilissima ansia da prestazione c’è la location d’eccezione: la MONDADORI DI VIA TUSCOLANA 771, una delle librerie più grandi di Roma!
Sarò lì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, con una cesta di copie del mio libro da firmare.
Che poi, a conti fatti, pure se non siete “di quelli che leggono” – oppure siete di “quelli che leggono molto ma non te”, o magari di quelli che mi hanno già letto, – potete farci un sacco de roba col mio libro. Ha lo spessore esatto per quando zoppicano i tavoli, per gli spifferi sotto le porte, e quella carta bella, consistente, che a sfogliarla ti fa da antistress o da ventaglio.
Insomma, non fatelo per me, io mi porterò una borraccia col gatorade, tre cubi di Rubik, un puzzle da 1500 pezzi e un punto croce due metri per due di Tristezza di InsideOut. In qualche modo me la caverò.
Fatelo per la cultura, per la natura, per il buco dell’ozono, per la mia povera casa editrice, per mia nonna, per la maglia azzurra agli europei, per Sinner numero uno al mondo, per portare i vostri figli in una libreria che pare che lì si vendano libri, o magari per i personaggi che ci sono tra le pagine che ho scritto, che meritano di essere conosciuti.
O per tutto quello che ve pare…
…ma passate!
Non fatemi fare figuracce che già ne faccio troppe di mio!
P. S. E magari portatemi pure un bel caffè!