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L’eterno ritorno?

Ma perchè dimentichiamo certi pensieri?

Voglio dire: perchè li teniamo a mente per mesi, magari anni, e poi d’un tratto non riusciamo più a distinguerli nel magma di preoccupazioni, gioie, tonalità che ci passa nel cervello. Quel che mi chiedo non è dove va a finire qualcosa che si dimentica, perchè molto probabilmente è semplicemente perso. Mi chiedo cosa resta, quando dimentico un concetto, una speranza, un sentimento attorno cui ho ruotato per tanto tempo. Magari una ambizione, un’ansia, un dolore, un amore.
Non so cosa rimane quando dimentichiamo qualcosa, quelle volte che all’improvviso un pensiero ricorrente, che ti ha fatto compagnia per tanti anni, non lo pensi più. Forse resta una percezione strana, un sentore, un ricordo flaccido, o chissà che. O tutto sfuma, e anche quei pensieri che facevi tempo fa, d’un tratto non li fai più e basta.

Forse c’è un eterno ritorno anche nei pensieri. Un andirivieni sulle coste dell’anima, una risacca continua. Bella immagine.
Il tempo annulla le eventualità di vita che ci lasciamo alle spalle, e azzera i futuri che non vivremo, quel tempo mi fa paura. Certo, è necessario, per dare senso alle nostre scelte, che non possiamo contemporaneamente realizzare le scelte che NON facciamo, però è dura fare i conti con i sentieri che non hai percorso.

Sento di essere in un momento in cui passano tutti, non credo esistano peculiarità personali per certe cose, credo ci sia tanto da dire, da fare, da pensare e per cui vivere che non esista, a conti fatti, qualcosa da dimenticare. Ma solo e sempre qualcosa da ricordare. Credo di averlo capito.
A presto,

Roberto

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