Ostaggio dell’autunno
C’è il sole da qualche parte dietro le nuvole. C’è, dicono. È rosso, caldo, una palla di fuoco. Io l’ho dimenticato. Si può dimenticarlo. Capita così. Che smetti di guardarlo. E smetti di pensarlo. E alla fine il suo ricordo ti stupisce, diventa una sorpresa.
Concorso Nazionale “Sherazade” – I Edizione – Il bando
Concorso nazionale di Narrativa e Narrativa Breve “Sherazade” I Edizione SCADENZA PROROGATA AL 15.01.2014 Bando Ufficiale Art .1 – Organizzazione La casa editrice EDILAZIO, per il settore letterario EdiLet, indice e organizza la prima edizione del Concorso Letterario Nazionale di narrativa “Sherazade”. Il concorso è finalizzato a rintracciare autori meritevoli di pubblicazione e visibilità. Art. 2 – Concorrenti Al Concorso possono partecipare scrittori dilettanti e professionisti, italiani e stranieri, senza limiti di età. Art.3 – Le opere Le forme letterarie prese in esame sono il racconto breve in lingua italiana (Sezione A), massimo 9000 caratteri inclusi gli spazi (5 cartelle), e il romanzo breve in lingua italiana (Sezione B), massimo…
2013 – Una dichiarazione d’amore
Funziona ancora tutto quanto. Ne sono passati di anni, eppure gira tutto come se fosse il primo giorno. Sei funzionale, efficiente. Mi basti. Non mi lamento. Sembri uno degli ultimi modelli, e invece sei un computer di molto tempo fa.
La vitalità del secondo posto
Ti alleni da una vita per questo appuntamento importante e il traguardo eccolo lì, è laggiù, lo vedi. E sei davanti a tutti. Come sempre.
Scrivevo
Non capitava tutti i giorni, non ne avevo il tempo. Però capitava spesso, tempo fa. Scrivevo.Non era un semplice rituale, neppure abitudine. Non si trattava di un passatempo, di un hobby, o di un’attitudine che possedevo e che mi consentiva di esistere nel modo più prossimo a quel che avrei voluto. Non saprei spiegare perché si scrive. Si fa e basta.
Il limite e la ruggine
C’era una volta un vecchio fucile. Sparava.La differenza con quel che è diventato balza agli occhi palesemente. Non spara più. Non è questione di desiderio, non è questione di incapacità, non è neppure questione di moralità – del tipo che sparava per uccidere o magari solo per divertire.
Inciampi e convinzioni
Ad ogni passo si rischia di cadere. C’è un istante preciso, esatto. Una gamba è sollevata e protesa, l’altra ha appena dato la spinta per quel piccolo balzo in avanti. È adesso. Ora. L’istante è questo. Il passo è in corso, ancora non è stato compiuto, siamo a metà tra dove eravamo e dove saremo. Questo è il momento in cui potremmo finire a terra.
Il tempo migliore di ciascuno
Abbiamo avuto tutto. Siamo i figli del benessere, i nipoti del boom, e non abbiamo conosciuto soste nel nostro processo di crescita, acculturamento, maturità. È stata una gara stravinta la nostra vita, fino ad oggi, senza intoppi. È stata una galoppata trionfante. E adesso siamo uomini.
ZTL
È sufficiente una sbarra, rubata a qualche linea ferroviaria dismessa. O un cancello, una siepe, una staccionata. Qualcosa che delimiti.
Meglio dirselo
Avevi gli occhi accesi, molto più dei miei, quando il poliziotto ti ha perquisita, all’ingresso dell’aeroporto. Sarà che tu hai quasi ottant’anni, io appena trenta. E io ho avuto un sacco di tempo per viaggiare, per conoscere, per vedere. Tu no.
Disabitato
Dopo una tempesta così violenta, di una splendida città come la tua resta soltanto questo: ricordi.Ti guardi attorno, attonito, e cerchi appigli a quel che c’era, fino a poco tempo fa, proprio lì dove adesso vedi detriti, carcasse di auto, fango. Proprio lì dove il cancello bronzeo del parco è arenato tra i cumuli di ferraglia, i motorini, i cassonetti. Non c’è più nulla.
I giorni di domani
Succederà. Tra poco succederà. L’aereo prenderà la pista, si solleverà e sarai distante. Lo volevi, no? Lo volevi da tempo, mi pare. Desideravi guardarti da lontano, guardare la sveglia senza sentirla suonare, osservare quel che succede, senza esserne coinvolto. Eccoti qui, decollare.
Carne al fuoco
Ho paura di avere esagerato.Per carità, non mi lamento, no, non lo faccio, come potrei? Proprio adesso, poi, che ho ritrovato quel paio di pezzi di puzzle che cercavo da tempo, e ho ricoperto i buchi che da troppo tempo avevo lasciato indifesi. No, non mi lamento.
Circonferenze aperte
Capita a tutti, mi dicono così.Mi dicono che passa, che nemmeno fai in tempo a percepirne il peso e già hai altre storie con cui fare i conti. Mi dicono che è un giorno qualunque, un giorno semplice, alla fine, che non ha spessore ulteriore rispetto alle 24 canoniche ore di tutti gli altri. Mi dicono stai attento, mi dicono non aver paura, mi dicono ricordati sempre di noi, mi dicono dimenticaci. Poi mi guardano in silenzio, qualcuno, il più attento, mi dà una pacca sulla spalla, e dice auguri. Lo dice sussurrando, quasi fosse un segreto. E invece non lo è. Lo dicono tutti che non può essere un…
La responsabilità della serratura
Trent’anni, pensieri.Sembra impossibile che non si apra, invece capita spesso, e sta capitando a te. Sei qui davanti, la porta ti sorride ironicamente. In una mano hai i tuoi trent’anni che si lamentano, vagiti di neonato, nell’altra un mazzo di chiavi che non hai mai contato, perché non hai mai pensato che ti servissero tutte quante. Sapevi che ce n’erano quanto bastava. Le stringevi in pugno ed eri certo che ovunque c’era da aprire qualcosa per andare avanti, beh, tu l’avresti saputo fare.