Cronache di uno smemorato
di Moraldo Rossi
Ma quali ricordi può recuperare uno smemorato se un amico veneto, ospite inatteso, dopo cinquant’anni riaffiora a Roma, dove lui ha vissuto dimentico degli amici e della sua terra, e lo cala nel confuso passato affollato di mille e mille echi sepolti? Ricordi che infieriscono e spalancano “abissi”, tra passioni, malinconie, deliri e spinose disquisizioni, coinvolgendo entrambi nella loro storia e in quella della lotta partigiana. Cinquant’anni di vita da recuperare per lo smemorato, oltre ai cinquanta vissuti dall’amico! dunque un secolo di storia da sottrarre a due esistenze, unite un tempo, tra fratellanza e conflitti sentimentali (c’era una donna contesa, una ragazza che, forse per causa loro, fu indotta a uno sconvolgente suicidio). Ne deriva un gioco serrato di schermaglie, di azioni e reazioni contrapposte: una tenzone dialettica che nasconde, dietro la maschera del sorriso, l’insostenibile leggerezza della profondità. L’amarcord non esclude forti contrasti esistenziali, prese in giro impietose, gare all’ultima battuta. Il rapporto tra i due amici è un mix di amore e odio a doppio filo: dal passato vengono dragati episodi curiosi, balsami affettivi, scene divertenti, ma anche feroci e incancellabili rancori. Insomma, la vita in tutta la sua irrisolvibile e imprevedibile complessità. Nulla, però, al confronto del finale pazzesco e psicanalitico che la “sei giorni romana”, tra buon cibo, uscite, ragionamenti, risate, litigi, e improbabili avances dell’ospite alla giovane colf filippina dello “smemorato” (in realtà molto più di una colf…), riserva al movimentato incontro dei due amici.
L’autore
Abbandonati gli studi di ingegneria e la passione per il circo, lascia la provincia veneta per recarsi a Roma. Qui conosce Federico Fellini, del quale è aiuto regista fin dal suo primo film, dal ‘51 al ‘58. Ne diventa collaboratore e grande amico. A lui il regista riminese dedica tre personaggi: il “Moraldo” de I vitelloni, il “Matto” de La strada e il protagonista del mai realizzato Moraldo in città – divenuto poi La dolce vita dopo essere passato per Moraldo 58.
Gira due film: Cronache del 22 e La coda del diavolo, dopo altre collaborazioni
con altri registi. Si dedica alle sceneggiature per film e per sceneggiati televisivi. Autore e regista di numerosi servizi innovativi per la TV dal ‘60 in poi. Autore (“creativo”) e regista pubblicitario di quasi tutte le maggiori industrie multinazionali con 1000, o 2000, “caroselli”. Autore di scritti giornalistici e narrativa, oltre alla sua autobiografia dal titolo Fellini & Rossi – il sesto vitellone.
Info
Pagine: 148, brossura Prezzo I ed.: € 14 Disponibile in: Italiano | Editore: Edilazio Pubblicazione: 2015 ISBN: |