Curiosità: la copertina

Non amo che le rose che non colsi. – G. Gozzano

 

Come nasce una copertina? Quali passi si susseguono nella mente di un autore, di un disegnatore, di un grafico? E cosa fa scegliere una soluzione piuttosto che un’altra? Cosa fa seguire un sentiero meno battuto piuttosto che una più scontata autostrada?

In questa pagina dirò qualcosa sull’opera raffigurata in copertina. Perchè proprio questa? Chi l’ha realizzata? Quando? Come?

Il disegno in questione è opera di Rober

ta Scarnecchia, apprendista disegnatrice, nonchè mia cara amica. Colgo l’occasione di questo spazio per ringraziarla ancora, stavolta pubblicamente, dopo un grazie privato, per questo splendido lavoro.

Esula dalle competenze del sottoscritto discernere la qualità di un disegno, di un dipinto, di una fotografia, e il suo valore oggettivo. Fino ad oggi ho sempre scelto le mie copertine e le immagini che trovate su questo sito molto più con lo stomaco che con la testa. Per il loro valore soggettivo, per la loro portata emozionale. Anche stavolta è successo così.

Immaginate che ci si senta tra amici, persino dopo un lungo silenzio, e, in mezzo alle varie vicissitudini della vita, esca anche che dopo qualche settimana uscirà il vostro nuovo lavoro editoriale. Due parole, un accenno al libro, al titolo, alla trama, a qualche immagine che ci è finita dentro, con violenza, con ardore, per necessità. E immaginate di sentirvi dire: ci provo, dammi un po’ di tempo.

Ma il tempo non c’è, perchè tu la copertina l’hai già scelta, è pronta, impaginata, quasi già infilata nelle rotative digitali della tipografia. Poi un pensiero. A ciò che succede quando si trascurano strade, eventualità, sussurri. E la decisione di trovare scuse (non me ne voglia l’editore), perdere tempo, cercare alternative. Non si può sapere cosa ci verrà proposto, se ci piacerà, se finirà davvero lì, davanti alle proprie parole. Però ho pensato fosse il caso di tentare, ben conoscendo il talento di Roberta. Così, due giorni dopo, mi sono ritrovato un galleria di disegni, di cui qui vi riporto i più significativi. Raffigurano tutti un pesce, a pelo d’acqua, che osserva il cielo, le stelle. E più in là un faro di un porticciolo e una barca a vela. Chi leggerà il libro capirà senz’altro il perchè.

La vecchia copertina non è esistita più, da quando ho tenuto in mano questi disegni. Ho scelto, di concerto con l’editore, il più adatto al formato grafico e tipografico del libro, e sono convinto di aver fatto una buona scelta.

Adesso vi lascio in loro compagnia. Parlano da soli.

 

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