Parole dell’autore
..per ogni strada che prenderai e perderai ogni volta, ed ogni volta che tornerai starò alla porta… – F. de Gregori
Quando torna è un libro strano, nato così.
Un ricordo. Solo quello. La storia di un ricordo. E come tutti i ricordi è a meta tra quello che è accaduto e quello che sembra. Confuso tra la realtà di una memoria sfocata e ricordi che non si dimenticano.
Quando torna è anche la storia di un rimpianto.
Di un amore che poteva e non è stato, come tante altre cose nella vita. Ecco, è la storia di un ricordo bellissimo che, improvvisamente, si ripropone e delinea un presente da cui è stato lontano per decenni. E’ la storia di un’amicizia e di un amore, di una guerra e di una pace, di un dolore e di una gioia che descrivere nelle poche parole, quelle concesse ad un uomo, è quasi impossibile.
E poi Quando torna è la storia di un sentimento. Quello che vuoi legarti gli occhi, solleticarti i palmi, quello che ti rigiri sull’erba, ti stringi il petto. L’amore di quando l’amore non era qualcosa da fare soltanto, ma qualcosa da provare, innanzitutto.
Il protagonista ha 83 anni e tanta voglia di vivere, qualche rimorso, una pipa spesso accesa e un passo fin troppo ballerino. Pian piano siamo diventati amici e, aldilà di ogni buon proposito, quando racconti la storia di un amico non puoi non essere di parte. Il ricordo di Fernando Zelante, questo il suo nome, è giunto a me come richiesta di narrazione, come semplice racconto, come nostalgia. Il mio è un tentativo di lasciarvi nel cuore quel che ha lasciato a me. Malinconia, e tenerezza.
È un libro che farà riflettere chi avrà la pazienza e la fiducia di leggerlo. Contiene un affetto e un addio, il ritorno che c’è sempre in un amore, l’amore che c’è sempre in un ritorno. E contiene anche noi, a cui può capitare proprio lo stesso, quando lasciamo scorrere, e permettiamo al destino di intrufolarsi anche dove non deve.
Questa storia arriverà nei vostri cuori, o ci tornerà soltanto forse, come qualcosa che vi è appartenuto già. Credo che Quando torna sia una storia di tutti, che tutti potrebbero ritrovarsi a vivere, specialmente in questi tempi di rapporti “d’estranei coinvolti”, in cui tutti si è amici e amanti di tutti per non esserlo, poi, forse, di nessuno.
Forse, come spera Fernando ad un certo punto del libro, c’è un eterno ritorno anche delle cose belle, un momento in cui ritorna anche la gioia, non soltanto il dolore.
Questo libro è esattamente ciò: un andirivieni sulle coste dell’anima, una risacca continua. Il tempo, in fondo, annulla le eventualità di vita che ci lasciamo alle spalle, e azzera i futuri che non vivremo. È quello il tempo che fa paura.
Questa storia, per una volta, vince la paura di quel tempo egoista.
E allora Fernando abbi un po’ di pazienza e fra un po’ la tua storia sarà di tutti.
R.P.