Scrivimi di questo tempo vol. 2

Scrivi, racconta, ogni giorno sprecato è un delitto. – D. Grossmann 

 

E adesso eccoci qui, per l’immancabile proseguimento di quella storia (il riferimento è all’ideazione e alla realizzazione del progetto letterario Scrivimi di questo tempo, EdiLet 2008, NdA). Una storia diversa con le stesse ambizioni, che ha diversi protagonisti e le stesse speranze, tra cui soprattutto l’idea che la scrittura possa, nel modo che solo lei sa fare, tenere stretti per un po’, farci compagni di qualcosa, vicini di banco a tempo nella scuola perenne dell’esistenza.

Ma è davvero giusto cercare un senso a certe cose splendide al punto da dar loro un seguito? O forse è più onesto lasciarle lì, dove riposano le meraviglie, e procedere lungo strade alternative, cercandone sempre di nuove. Me lo sono chiesto con forza, quando mi è stato proposto di dar luce a questa seconda raccolta. Ne valeva davvero la pena? Ci ho pensato a lungo, sinceramente. Poi ho deciso. Ho ripensato al primo volume, ai visi, alle voci, a tutto ciò che resta quando un libro passa e lascia una scia luminosa nelle vite di chi l’ha incontrato. E ho compreso che era più che sufficiente. Che altro chiedere a un libro – e alla scrittura – se non di lasciare un segno, un ricordo, un crocevia, nella vita di chi lo incontra?

Così il progetto ha preso vita. Stavolta, sempre sotto la medesima richiesta di scrivere, a me e a voi lettori, di questo tempo in cui ci è concesso di vivere, ho cercato di dare al lavoro un taglio ancora più moderno, cercando stili il più possibile prossimi alle scritture multimediali, di cui sono esempio concreto i blog e le altre tipologie di spazi web nei quali oggi si concentra gran parte della creatività e dell’arte narrativa dei giovani.

In questa raccolta sono ospitati 16 racconti di giovani autori pressoché esordienti. Sono arrivati in redazione quasi 300 testi, tantissimi per un’iniziativa che, se da una parte non chiedeva alcun contributo di partecipazione, dall’altra non offriva neppure alcun premio in denaro. Un grande successo di adesioni, insomma. Da Aosta a Palermo, da Verona a Cagliari. La selezione è stata lunga e perigliosa, come certi viaggi nelle regioni remote del mondo. L’ho condivisa, per quel che riguarda la lettura dei manoscritti e lo scambio di proto-opinioni, con Edoardo Sorani, collaboratore prezioso. Un lavoro utile, che mi ha dato molto in termini di crescita personale e di percezione positiva dell’intero progetto.

Perché proprio 16 racconti? Ho scelto questi perché mi sono sembrati i migliori in grado di esprimere quel che vorrei che questo lavoro esprimesse. Non c’era ragione per sceglierne uno in più, né ragione per eliminarne un altro. Ogni racconto è un colore, una tonalità. Una policromia necessaria per cogliere briciole del mondo in cui viviamo, e farci spettatori attenti, per una volta, e non solo attori distratti.

Lentamente ha preso forma la raccolta che tenete in mano. Come una scultura, levigata micron dopo micron, con parsimonia e con cura, ben sapendo che la disattenzione porta spesso a rovinare tutto”.

Roberto Pallocca (estratto dall’introduzione al testo)

Info

Pagine: 192, brossura
Prezzo I ed.: € 12
Disponibile in: Italiano
Editore: EdiLet – Edilazio letteraria (Roma)
Pubblicazione: Prima ed. gennaio 2012
ISBN: 978-88-96517-92-5

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