La copertina

Scrivere un libro è un po’ come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno. – H. Murakami (L’arte di correre)

 

“E poi la copertina. Due parole sulla copertina che è parte integrante del progetto Scrivimi di questo tempo. Come capitò nel 2008, ho rilanciato sugli stessi autori una richiesta di contributi per l’immagine di copertina. Anche solo di idee, o sensazioni. Dopo aver valutato le diverse proposte, abbiamo scelto quella che vedete. Un fiore che si fa foglio, ad ospitar pensieri. La sua genuinità, la sua ingenuità, la sua freschezza, al pari dei giovani di questo tempo, che diventano un mezzo sul quale la scrittura prende forma, e diventa messaggio.

Lo abbiamo scelto perché pensiamo sia fondamentale l’esigenza di esprimersi e di esprimere il proprio pensiero, al punto da ritenere poco importante dove e come urlare le proprie idee o raccontare le proprie storie, purché lo si faccia. Anche sui petali dei fiori, senza controllo.”

Roberto Pallocca (Dall’introduzione all’opera)


Un fiore bianco. E intorno tutto nero.

Luce. Buio. Vita. Morte. Natura. Nulla.

In mezzo a questo caos ordinato le parole che si fanno messaggio. Contenuto emotivo. Ricordo. Narrazione. E si appoggiano ovunque possa aver senso, ovunque possano significare qualcosa. Su ogni “bianco”, su ogni superficie che abbia consistenza minima per sorreggerle.

Come su questi petali, che ondeggiano, si staccano, magari si perdono, senza smettere di significare vita, senza essere essi stessi vita.

Parole, ovunque. Purché vi siano occhi e cuore, a raccontarle.

Per l’ideazione e la realizzazione dell’immagine di copertina si ringraziano:
Paolo De Bonis
Stefano Strippoli
Chiara Cherchi

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