Le opere raccolte
Bisognerebbe scrivere ogni volta come si scrivesse per la prima e per l’ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto. – Karl Kraus (Detti e contraddetti, 1909)
Alla data di scadenza per la presentazione delle opere da selezionare per il secondo volume di Scrivimi di questo tempo, erano giunti in redazione 317 racconti. Non c’è bisogno di dire nient’altro. Questa cifra parla da sola, considerando la completa assenza di premi in denaro, la dimensione editoriale non certo capillare, la quasi totale assenza di pubblicità. Anche questa seconda edizione del progetto letterario che vide luce nel 2008 è stata un grandissimo successo.
Le opere raccolte sono il frutto di tre livelli di selezione.
Nel primo livello le opere sono diventare un centinaio. Il criterio fondamentale per selezionarle è stato linguistico/tematico. In sostanza si è cercato di portare avanti quei racconti che erano in grado di esprimere, nel modo più chiaro e con un linguaggio più moderno e più vicino allo slang di internet e dei blog, tematiche attuali e vive.
Nel secondo livello si è cercato di premiare l’originalità dei temi trattati, sottobraccio al modo più originale di raccontarli. In questa fase, cioè, si è tentato di premiare la tematica più nuova, e la capacità del singolo autore di farla galleggiare tra le righe della sua storia. Al termine di questa fase avevamo in mano 45 racconti.
Nell’ultima fase, nella quale sono stato coadiuvato da Edoardo Sorani, amico e professionista che ringrazio sentitamente, i racconti sono stati ulteriormente selezionati e ridotti agli attuali 16 che compongono la raccolta. La scelta, dolorosa e difficile, è stata mossa da una matrice fortemente qualitativa ed emozionale. Abbiamo inserito nella raccolta definitiva quei racconti che, a nostro giudizio, sanno esprimere meglio quel che noi vorremmo la raccolta esprimesse. E al tempo stesso quei racconti che hanno saputo solleticare a noi per primi, durante la lettura, una forte componente emotiva.
Ne è venuta fuori una raccolta di racconti asciutta, in forma, sempre sulla cresta dell’onda di questo presente così tempestoso e difficilmente afferrabile. Un lavoro curato nel dettaglio. In cui ogni autore ha messo a disposizione la propria emotività, la propria scrittura, il proprio stile. In cui ogni autore si è preso briga di un aspetto, di un minimo frammento, di questo viaggio che abbiamo fatto insieme e che ci ha condotto dalla stessa parte.
Quel luogo sono queste pagine traboccanti di vita.
Qui di seguito i titoli dei racconti selezionati e i loro rispettivi autori.
OPERE PRESENTI ALL’INTERNO DELLA RACCOLTA
Una, nessuna, centomila strade
L’amore ai tempi del call center, di NICHOLAS CIUFERRI
Gira che ti rigira…
Come sono sopravvissuto alla New Economy, di LUIGI COSTA
Tutto (sempre) ancora da scrivere
Nel dubbio, lanciati!, di SILVIA FRATINI
I peggiori anni della nostra vita
La pioggia se ne fotte, di MARCO POMAR
Telematiche ingannevoli rotondità
Condom alla fragola, di GIUSEPPE GATTO
Il prezzo insostenibile dei sogni
Manifesto dell’emigrante, di MARCELLO LA ROCCA
Moderne (in)felicità
Labbra alla fragola, di MORENA MANCINELLI
Mezzi vuoti mezzi pieni
Castelli di sabbia, di RAFFAELLA ARRIGHINI
Relatività
Il mondo alla rovescia, di TIZIANA MANISCALCO
Il futuro e il blablabla
Paradiso perduto, di MARCO ZANGARI
Viversi nudi
Dedicato a… me, di MARINELLA SCORDO
Amici in comune
Sulle dita di una mano, di FRANCESCA GAVOTTI
Amare troppo
Neve, amore e ultras, di RAFFAELE GIANLUCA ZAGARIA
Solitudine imperfetta
Ci sono dei momenti in cui…, di GIADA MIOSO
Calpestare un terreno comune
MSN, di ANNA LAURA BIAGINI
No perditempo
La dichiarazione, di ALISIA MARIANI