Le parole di Jonathan Concas

“Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni”.

E. Roosevelt

 

“Scrivimi di questo tempo” è stata una sorpresa, in tutti i sensi.
Sono sempre stato abituato a scrivere per me, sono stato abituato a scrivere per mettermi alla prova partecipando a qualche concorso di narrativa, anche con notevoli soddisfazioni a volte. Ma prima d’ora non mi era mai capitato che qualcuno mi chiedesse di scrivere.
Quando Roberto mi domandò se volevo far parte di un certo progetto che lentamente prendeva forma nella sua testa, io accettai subito, entusiasta e contagiato dalla sua voglia di realizzare qualcosa di fresco, di buono, di vitale.
Mi chiese di raccontare una storia che rappresentasse i giorni nostri, come erano visti e vissuti dai giovani.
Ci sarebbero mille cose da dire sull’essere giovani oggi, alcune cose positive, altre molto negative. Io dovevo sceglierne una. Ho scritto di una storia che in un certo senso ho vissuto da vicino, ho scritto di qualcosa che forse più di ogni altra oggi i giovani si vedono rubata: la libertà di scegliere. Troppo spesso la società ci porta a situazioni così lontane da ciò che avremmo voluto per noi, costringendoci a prendere strade facili, togliendoci anche la possibilità, come diceva Robert Baden-Powell, di guidare da noi la nostra canoa.
Scegliere cosa fare della propria vita è importante. Ci sono tante frivolezze che i ragazzi pretendono oggigiorno, dimenticando a volte di pretendere proprio le libertà che sono davvero importanti.
Non sapevo se la mia storia sarebbe piaciuta a Roberto, d’altronde il mio non era che uno dei tanti racconti al vaglio.
Ma credo che lui condivida questa idea con me, altrimenti le mie parole non sarebbero certo tra le pagine di questa piacevole raccolta… no?!

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