Della prossimità e di altre gioie – Elogio della distanza
Come si toglie tutto questo dal cuore? Non che mi interessi realmente, lo dico per dire. Si può togliere l’infinito dal cuore? Si può estirpare un certo vento dall’anima?
E perdonami se non ritorno.
Scegliere un posto e chiamarlo arrivo. Quanto ci vuole? Un attimo, uno spazio, un pennarello. Cose semplici, alla portata di chiunque. Lo stappi e scrivi in stampatello ARRIVO. Poi ti siedi e ti riposi prima di una nuova partenza. Perché sei tu a decidere quando fermarti, sederti, respirare. Sei tu, non l’hai ancora capito?