Quando si torna
Quando si torna è sempre un giorno qualunque.Magari inaspettato, dopo attese di una vita. Con l'unica cruciale differenza che quel giorno il ritorno non era atteso, ma quasi disperato, quasi dimenticato. Invece ci si incontra, e si resta, si resta a parlare. Si inizia a restare.Eccoci, Fernando. Ciao. Ciao, come va?E come può andare? Bene, sempre bene finchè si vive.
L’eterno ritorno?
Ma perchè dimentichiamo certi pensieri?
E i ricordi?
Mi piacerebbe scrivere qualcosa sul ricordo. Ci penso da un po’.Sulla capacità prettamente umana di ricomporre in mente il passato, deformarlo, incorniciarlo, personalizzarlo. Mi piacerebbe toccare la memoria, carezzarla, metterla a proprio agio davanti a un bicchiere di un buon vino, rosso, appena stappato.Ascoltarla. In silenzio, quasi religioso. Chiedere cosa resta e cosa si perde nel via vai di immagini e suoni e colori di una vita. Cosa si perde soprattutto, perchè cosa resta già lo so. E vorrei chiederle perchè è così, perchè ha due facce la vita. Quella che vivi e quella che ricordi. Perchè?