Circonferenze aperte
Capita a tutti, mi dicono così.Mi dicono che passa, che nemmeno fai in tempo a percepirne il peso e già hai altre storie con cui fare i conti. Mi dicono che è un giorno qualunque, un giorno semplice, alla fine, che non ha spessore ulteriore rispetto alle 24 canoniche ore di tutti gli altri. Mi dicono stai attento, mi dicono non aver paura, mi dicono ricordati sempre di noi, mi dicono dimenticaci. Poi mi guardano in silenzio, qualcuno, il più attento, mi dà una pacca sulla spalla, e dice auguri. Lo dice sussurrando, quasi fosse un segreto. E invece non lo è. Lo dicono tutti che non può essere un…
La responsabilità della serratura
Trent’anni, pensieri.Sembra impossibile che non si apra, invece capita spesso, e sta capitando a te. Sei qui davanti, la porta ti sorride ironicamente. In una mano hai i tuoi trent’anni che si lamentano, vagiti di neonato, nell’altra un mazzo di chiavi che non hai mai contato, perché non hai mai pensato che ti servissero tutte quante. Sapevi che ce n’erano quanto bastava. Le stringevi in pugno ed eri certo che ovunque c’era da aprire qualcosa per andare avanti, beh, tu l’avresti saputo fare.
Trent’anni, all’improvviso.
All'improvviso fai trent'anni, amico mio. Che ancora sembravano lontani, anche solo un attimo fa, e invece adesso sono sottobraccio alla tua vita. E ci vai a spasso. E allora senza rendermene conto mi ritrovo a scrivere di te e dei trent'anni senza averli mai avuti. Senza sapere cosa sia averne così tanti (pochi non sono) e così pochi (in fondo quanti sono?). E quando finisco di scrivere mi accorgo di aver osato, di aver buttato il piede più in là del passo che so sostenere. Però è per te, eccolo.