C’era UNA volta…
C’era una volta un bambino che ancora non era un bambino, prima di nascere.Aveva solo fretta di farlo, come molti, e ansia di stupirsi di un mondo che, da là dentro, gli riusciva solo di immaginare malamente.
Progetto “Icaro”
Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono. J. Saramago ICARO è una raccolta di racconti di autori vari, tra cui il sottoscritto, che tratta il tema del viaggio inteso nelle sue accezioni più ampie. Vi lascio in compagnia delle parole dei curatori. A seguire una scheda del libro. Dalla presentazione del libro: “Dimmi da che viaggio sei tornato o quale hai sognato, e ti dirò chi sei. Una ventina di scrittori, alcuni affermati, altri ancora da scoprire e di sicuro avvenire, hanno donato le loro storie, i loro appunti, i loro reportage ad alcuni studenti dell’università di Roma Tor Vergata, Luisa Di Bagno, Valeria Moriconi, Alessandro Selva, curatori del…
E perdonami se non ritorno.
Scegliere un posto e chiamarlo arrivo. Quanto ci vuole? Un attimo, uno spazio, un pennarello. Cose semplici, alla portata di chiunque. Lo stappi e scrivi in stampatello ARRIVO. Poi ti siedi e ti riposi prima di una nuova partenza. Perché sei tu a decidere quando fermarti, sederti, respirare. Sei tu, non l’hai ancora capito?
Andarsene è un mestiere triste
Quanto tempo hai viaggiato, prima di sentirti a casa?Quanto tempo hai fatto sussultare cuore e fiato, prima di posarti a respirare? Prima di fermare gli occhi avidi di mondo e gestire la sensazione che sia proprio questo, più degli altri, il posto in cui restare, in cui esistere, in cui essere quello che senti di essere?
Trent’anni, all’improvviso.
All'improvviso fai trent'anni, amico mio. Che ancora sembravano lontani, anche solo un attimo fa, e invece adesso sono sottobraccio alla tua vita. E ci vai a spasso. E allora senza rendermene conto mi ritrovo a scrivere di te e dei trent'anni senza averli mai avuti. Senza sapere cosa sia averne così tanti (pochi non sono) e così pochi (in fondo quanti sono?). E quando finisco di scrivere mi accorgo di aver osato, di aver buttato il piede più in là del passo che so sostenere. Però è per te, eccolo.
Piccoli passi
Di ritorno da un mese assurdo torno a scrivere su di te, blog.Che scriverti sopra sembra mancanza di rispetto, e sarebbe giusto dire che ti scrivo dentro, forse, ma son dettagli. Non è dettaglio che mi sei mancato. Forse la nostalgia è contagiosa come certe pesti del medioevo, però mi sei mancato. E allora tiro il respiro, e su le maniche, sgrano gli occhi. Eccomi.
Viaggiare, ancora
Di ritorno da una presentazione del nuovo libro dell'amico Paolo Di Paolo (Ogni viaggio è un romanzo, Laterza) non posso fare a meno di pensare a me, alla mia vita. A questo viaggiare continuo e quasi nomade. Toccare senza farsi sentire, sfiorarsi senza contaminarsi. Andare e tornare, poi ripartire e tornare ancora. E il senso del viaggio qual è? Il senso di un viaggio. Viaggiare. Fermarsi. Riposare. Viaggiare, ancora.